venerdì 23 novembre 2012

Verranno a chiederti del nostro amore

http://www.youtube.com/watch?v=WxL0M0aVNr4&sns=em

... Smetterai di farti scegliere e finalmente sceglierai...

Mona Lisa' smile

http://m.youtube.com/#/watch?v=q-k2O40IRX8&desktop_uri=%2Fwatch%3Fv%3Dq-k2O40IRX8&gl=IT

Un film per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne





Alla vigilia della giornata mondiale contro la violenza sulle donne

http://www.lastampa.it/2012/11/23/societa/donna/in-aumento-la-violenza-sulle-donne-per-l-il-colpevole-e-il-partner-severino-quest-anno-femminicidi-sIhtNVAJ1OwhiMNQeK35zK/pagina.html

Il 25 novembre sarà la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.
Ebbene, alla (quasi) vigilia di una giornata così importante, si legge ancora (vedi link) che il vero problema è "cambiare la mentalità degli uomini".

Vero.

No! Falso.

TUTTI dobbiamo cambiare mentalità.

Se il problema fosse solo la "mentalità maschile" allora saremmo già molto avanti.
La verità è che, se la "violenza di genere" è un problema di portata così vasta, è proprio perchè la differenza di genere è un sentire comune!
La gente ritiene davvero che esistano differenze sostanziali fra uomini e donne e che tali differenze giustifichino la discriminazione di un sesso sull'altro! Ebbene fra questa "gente" ci sono anche le donne. A volte, purtroppo, soprattutto le donne.

Le donne - in realtà - sono le peggiori nemiche di loro stesse!
Ma come si fa pensare che il problema sia solo "maschile"?! A chi di noi non è capitato di sentire una donna dire ad un'altra - vittima di violenza - "sì, lui è un bastardo, ma tu cos'hai fatto?!"?! Come se la violenza, di per sè, potesse essere in qualche modo giustificata, se non addirittura legittimata.
A questo modo di pensare bisogna fare particolare attenzione, perchè "legittimare" la violenza può essere più facile di quanto si creda. Soprattutto se nasce da convinzioni ataviche e socialmente indotte!!
A me ad esempio è capitato di sentire una donna, massacrata di botte dal marito e buttata giù dall'auto in corsa, dire che era stata lei a provocarlo. Alla mia richiesta - esterrefatta - di sapere in cosa fosse consistita la provocazione, mi sono sentita rispondere che lei stava parlando al cellulare col proprio figlio e che tale circostanza da sempre infastidiva il marito. Ecco perchè l'aveva massacrata!! Ecco la provocazione!!
Quante volte poi ho sentito dire: "ma tu lo sai che quella cosa gli dà fastidio: perchè la devi fare?!"
NOOOOOOOOO! La domanda è: perchè NON la dovrei fare?! Perchè una donna non deve essere libera di autodeterminarsi, di scegliere se e come agire, solo perchè un uomo non gradisce un certo comportamento!
Perchè deve avere paura di essere insultata e picchiata se fa ciò che desidera?!
Perchè la società è convinta che l'uomo abbia il diritto di dire ad una donna come comportarsi, cosa fare e cosa dire?!

Ecco cosa intendo quando dico che TUTTI DOBBIAMO CAMBIARE MENTALITA'!!
La violenza va condannata. Punto.
Non c'è mai una valida ragione per commetterla e - meno che mai - per subirla.

Dobbiamo lavorare con le donne per far interiorizzare il loro diritto all'autodeterminazione.
Il loro diritto all'abbandono di ruoli stereotipati.
Il loro diritto alla parità effettiva e non solo formale.

La Convenzione di Istanbul va proprio in questo senso. Vuole essere uno strumento per indurre gli Stati - tutti gli Stati - a creare una disciplina normativa uniforme, quanto meno a livello europeo.

Stupisce allora che l'Italia, Stato che ha visto dall'inizio dell'anno circa 120 femminicidi, abbia firmato la Convenzione solo alla fine di settembre di quest'anno: la Convenzione infatti è stata redatta l'11 maggio 2011.

Fra l'altro, non dobbiamo dimenticare che il femminicidio è solo l'atto estremo - l'uccisione della donna - e dunque quel dato non tiene in alcuna considerazione tutti gli altri reati - di matrice violenta ed intenzionale - che vengono commessi ai danni delle donne. I quali ultimi, spesso, non vengono nemmeno denunciati, entrando a far parte di quel c.d. "numero oscuro" che nelle indagini statistiche deve sempre essere preso in seria considerazione, per poter adeguatamente studiare un fenomeno, soprattutto se di matrice sociologica, come quello di cui stiamo trattando.

Ed allora: TUTTI DOBBIAMO CAMBIARE MENTALITA', ma le donne lo devono fare per prime!
E' l'affermazione di sè, che passa attraverso l'autostima, che deve indurre innanzitutto la donna a non accettare atteggiamenti aggressivi e prevaricatori da parte di chicchessia.
Iniziamo dunque a sottrarre agli "autori" dei reati le "vittime" dei reati stessi!
Interrompiamo quel circolo vizioso che porta una donna a denunciare (raramente) la violenza subita, per poi ritornare fra le braccia del proprio carnefice.
E quando si riesce a staccarla dalla situazione potenzialmente letale, la donna (in un numero elevatissimo dei casi), va a crearsi una nuova situazione, del tutto simile alla prima.
Ed allora: come si fa a dire che è l'uomo a dover cambiare mentalità?!
La donna è vittima, perchè le è stato insegnato ed imposto e detto di esserlo. Cambiamo questo!! Insegnamole, imponiamole e diciamole di NON esserlo. Spieghiamo alle nuove generazioni che la violenza va combattuta sempre e comunque. Che non può MAI trovare giustificazione.

Solo allora, solo quando questo concetto sarà interiorizzato, vedremo ridursi il numero di femminicidi.
E magari il numero oscuro - il numero delle violenze non denunciate - sarà notevolmente ridotto.

Finalmente!!