Uno studio americano spiega quali siano i potenziali danni per l'iperprotettività dilagante fra i genitori di questa generazione. I figli crescono senza potersi sperimentare, senza poter "rompere le barriere", dovendosi omologare a tutti i costi.
Risultato? giovani adulti insicuri, incapaci di fare valutazioni adeguate, dipendenti, incapaci di gestire il rifiuto.
Vale allora forse la pena di fermarci tutti un attimo e chiederci questo bisogno di iper protezione del bambino, cosa nasconde in realtà?
Noi avevamo forse sempre accanto i nostri genitori, a proteggerci da tutto e da tutti?
Non abbiamo mai fatto cose "pericolose" o "irragionevoli"?
Siamo davvero certi che il modo migliore di crescere i nostri figli, e dunque di formare le nuove generazioni, sia questo?
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